Miriel

Miriel, unica figlia di Tar-Palantir, re di Numenor e di Tar-Silwen, sua sposa, nacque ad Armenelos, la capitale del grande regno degli uomini dell’Ovest, nell’anno 3117 della Seconda Era. Era ritenuta la più bella donna della sua epoca, dotata di una capigliatura bionda (insolita fra i Numenoreani) e degli occhi chiari comuni fra la sua gente. Così è descritta nel Ciclo del Marinaio:

La sua bellezza era simile alla chiara notte estiva, quando alta splende Ithil sulle bianche montagne di Avallone; luminosa era in lei la bianca luce di Earendil, ché era nata durante la notte di mezza-Estate, quando Vingilot lasciava cadere le sue lacrime argentate sulle terre dei mortali. […] Molti furono coloro che si chiesero se Lorien non avesse confuso le loro menti mortali, mostrando la bellezza di Varda, sposa di Manwe e regina dei Valar, ché mai si era visto in quel luogo un simile chiarore, uguale a quello emanato dalle più nobili stelle del creato. Assorti, ciascuno nel proprio silenzio, i presenti non riuscivano a distogliere il loro sguardo dal viso della principessa, mentre i pensieri vagavano confusi e commossi da tanta bellezza.

Era perciò imparentata alla lontana con Erfea, essendo questi erede della linea di Atanalcar, quarto e ultimo figlio di Elros Tar-Minyatur, mentre lei discendeva dal figlio primogenito del primo re di Numenor, Vardamir Nolimon. I due si incontrarono per la prima volta nel 3132 nei giardini di Armenelos. Le tragiche vicende della sua vita la rendono uno dei personaggi più commoventi della Seconda Era.

Nel Silmarillion, infatti, Tolkien spiega come ella, alla morte del padre, fosse stata costretta a sposare suo cugino Ar-Pharazon, contro la sua volontà e contro la legge di Numenor, che proibiva matrimoni fra consanguinei. Un’altra breve nota descrive la sua morte, avvenuta durante la Caduta. Altri dettagli sulla sua vita non sono noti.

Per questa ragione ho deciso di farne uno dei personaggi principali dei miei racconti: mi aveva affascinato questa principessa, costretta a sposare un uomo caratterialmente e politicamente diverso da lei, che invece apparteneva ai Fedeli, cioè ai Numenoreani che continuavano a venerare i Valar e a rispettare gli Eldar. Volevo capire, inoltre, perché era avvenuto il suo matrimonio: certamente per rendere la posizione del nuovo re più forte agli occhi dei suoi sudditi, ma questa spiegazione nulla diceva a proposito di Miriel stessa. Come aveva vissuto questo legame? Aveva amato qualcuno prima di sposare suo cugino? Ho così tentato di immaginare la vita giovanile di Miriel, negli anni che precedettero la morte del padre: l’incontro con Erfea rappresenterà per lei la speranza di un cambiamento possibile che sarà destinato però al fallimento e alla rovina, rispettando così la successione degli eventi del Silmarillion.

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Suggerimenti di lettura:

Una rosa nel vento – Miriel

La più bella delle Numenoreane. Miriel

Illustrazione – L’eroismo di Miriel

Ritratti – Miriel ed Erfea…e un nuovo racconto

Storia di Miriel – Una promessa mancata

Storia di Miriel – Un’ascesa al trono contrastata

Storia di Miriel – La minaccia di Pharazon

Storia di Miriel – Una festa a lungo attesa…

Post-scriptum su Miriel

Il Ciclo del Marinaio

Il ciclo del marinaio, ispirato alle vicende narrate nei Racconti Incompiuti e nel Silmarillion di J.R.R. Tolkien, è l’affresco della storia della grande isola di Numenor, dalla sua ascesa alla gloria sino alla sua caduta; testimone e insieme artefice degli eventi della sua epoca è il principe Erfea, del quale il libro presenta le eroiche e sovente dolorose vicende.

Dalla nascita sino alla morte, nell’arco della sua lunga esistenza, Erfea avrà modo di interagire con i personaggi già noti al pubblico amante dell’epica tolkieniana: Sauron, l’Oscuro Sire di Mordor; i suoi crudeli servi, gli Spettri dell’Anello e il loro malvagio capitano, il Re Stregone; i saggi elfi, tra cui spiccano Elrond e Galadriel; i valorosi nani di Moria e altri ancora.

Omaggio alla voluminosa opera dello scrittore inglese, Il Ciclo del marinaio costituisce anche una rivisitazione dell’epos cavalleresco e classico, approfondendo la psicologia dei protagonisti e non mancando di sottolinearne le contraddizioni e le profonde inquietudini, servendosi di un linguaggio antico per trattare le universali tematiche della nostra civiltà e della nostra epoca.

Qualche consiglio utile per la lettura: se sei interessata/o a scoprire quale sia stata la genesi del mio romanzo, «Il Ciclo del Marinaio», ti suggerisco di leggere questi due articoli: In principio era…Othello, ovvero come nacque il Ciclo del Marinaio e …e arrivò il Marinaio! Corto Maltese, Aldarion ed Erfea.
Se, invece, preferisci addentrarti subito nella lettura dei vari racconti, puoi sfogliare le categorie che si riferiscono ai vari racconti, iniziando dall’articolo più in alto nella cronologia per finire a quello più recente. Per aiutarti nella lettura di questi racconti e agevolare la comprensione di nomi ed eventi notevoli, ti consiglio di leggere questi articoli: Cronologia della vita di Erfea e dei racconti del Ciclo del Marinaio e Dizionario dei personaggi de «Il Ciclo del Marinaio».
Infine, se vuoi apprezzare altre immagini come quella posta in evidenza in questo articolo, ti invito a dare un’occhiata alla categoria «Illustrazioni».
Per approfondire aspetti legati al pensiero e alle opere di Tolkien, puoi leggere gli articoli presenti nella categoria «Personaggi, luoghi e storie delle opere di Tolkien»; se hai apprezzato le versioni cinematografiche de «L’Hobbit» e del «Signore degli Anelli», ti suggerisco la lettura degli articoli inclusi nella sezione «Settima Arte».
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