Adunaphel l’Incantatrice. La Settima

Per tutti quelli che credono che le donne siano meno pericolose (ed efficaci) degli Uomini…altro che sesso debole! Immagino che la scelta di un Nazgul donna possa non piacere a tutti, perciò sono preparato a obiezioni in questo senso; tuttavia, ritengo che accanto a donne elfiche come Galadriel, schierate fra i «buoni», non sfigurino degli alter ego militanti nella parte avversa. Nasce così la figura di Adunaphel, una sorta di Mata Hari della Terra di Mezzo, letale, seducente e pericolosa spia al servizio di Sauron. Buona lettura!

Principessa del Forastar in Numenor, dama Adunaphel era nata nell’anno 1823 della Seconda Era nella città di Armenelos, figlia di Inizildun, principe e comandante della flotta del re; fin da tenera età ella si distingueva dalle sue compagne per una mente acuta e una bellezza simile a quella delle donne elfiche: crescendo, Adunaphel affinò le sue doti, e numerosi Uomini le chiesero la mano, sedotti dal suo fascino e dalla sua volontà d’acciaio. Adunaphel, tuttavia, disdegnava tali proposte non reputandole all’altezza della propria fama; molto temeva la morte e mai obliò le sofferenze che l’anziano padre aveva patito durante la lenta agonia che l’aveva condotto al suo decesso, provocate dal suo folle disio di abiurare la morte stessa, perdurando nel suo corpo mortale. Poco affetto c’era tra la dama di Forastar e la madre, ché costei sosteneva la causa degli Eldar ed era avversa al partito del sovrano, cui invece la figlia aderì con entusiasmo: alla corte del sovrano ella conobbe il principe Atanamir, e il suo cuore fu colmo di passione nei suoi confronti, reputandolo superiore a coloro che aveva respinto in passato; grande fu la sua ira allorché l’Erede al trono la respinse ed ella giurò sulla memoria del padre che avrebbe ottenuto la testa del principe.

Nel 1914 S. E., Adunaphel abbandonò Numenor per fondare una colonia nella Terra di Mezzo e sottomettervi i suoi abitanti; a lungo ella viaggiò verso ponente, finché sbarcò nelle terre dei Variag, ove impose la sua legge: per alcuni anni il regno di Ard la Vanitosa, come ella si faceva chiamare dalla sua gente, espanse i suoi confini a Est e a Sud, finché Adunaphel, stanca di dover pagare un tributo al suo re, colse l’occasione per dichiarare la propria indipendenza: Atanamir, nel frattempo divenuto sovrano di Numenor, ne decretò la condanna a morte ed ella allora fuggì verso Oriente, mentre il suo regno veniva occupato dalla armate di Numenor. Rabbia e ira covò nel suo cuore e a lungo vagabondò nei deserti del Khand, fino al giorno in cui fu catturata da una tribù di Variag, il cui signore ne fece la schiava preferita; ella pazientò, finché non sedusse le guardie del suo padrone e non fu certa di aver appreso le arti della spada e della lancia. Dopo un anno Adunaphel sgozzò nel sonno il re dei Variag e si proclamò regina di quel popolo: Sauron allora ebbe sentore della signora di Numenor e la convocò a Mordor, promettendole vendetta contro i guerrieri di Atanamir. Adunaphel accettò l’offerta dell’Oscuro Signore e ricevette il settimo Anello degli Uomini, giurando eterna fedeltà al suo padrone, nell’anno 2004 della Seconda Era.

Nei successivi mille anni, il Nazgul ebbe dimora nella capitale del suo impero, che in lingua elfica aveva nome Minas Gulwen (Torre della Fanciulla Strega), ordendo la caduta di Numenor; nell’anno 3277 Sauron la inviò a Umbar, ove ella sedusse il luogotenente di Ar-Pharazon, sicché l’influenza del Maia Caduto si estese al porto. Erfea Morluin visitò la roccaforte di Adunaphel due anni dopo e ne sconfisse i servi con l’aiuto del principe elfico Morwin: furente, Adunaphel allora affrontò i due guerrieri e avrebbe riportato la vittoria, se in quel momento il Sole non si fosse levato in tutta la sua possanza umiliando il suo nero spirito. Dopo Atalante, le armate di Adunaphel presero la città di Minas Ithil e si diressero verso Osgiliath, venendone duramente sconfitte durante il primo assedio: in seguito, ella fu vicino a realizzare il suo obiettivo, allorché giunsero gli eserciti degli altri Ulairi e Gondor parve crollare; tuttavia, l’arrivo della forze dell’Alleanza sconvolse i suoi piani ed ella ripiegò alla Dagorlad, ove venne sconfitta nuovamente. Negli ultimi anni dell’assedio partecipò con gli altri Nazgul alla difesa di Barad-Dur, precipitando nell’oblio allorché Sauron cadde.

«Il Ciclo del Marinaio», pp. 392-393

 

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adunaphel

Suggerimenti di lettura:

I Nazgul

Er-Murazor, il Primo dei Nove

Khamul, il Secondo, l’Ombra dell’Oriente.

Dwar di Waw, il Terzo, il Signore dei Cani

Indur, la Morte dell’Alba, il Quarto

Akhorahil, il Re Tempesta, il Quinto

Hoarmurath di Dir, il Re del Ghiaccio, il Sesto.

Ren il Folle, l’Ottavo

Uvatha, il Cavaliere, il Nono

Ritratti – Adunaphel l’Incantatrice

36 pensieri riguardo “Adunaphel l’Incantatrice. La Settima

  1. L’idea di un Nazgul donna mi incuriosiva (e non ho obiezioni, secondo me è possibile!), perciò ho deciso di dare un’occhiata a questo tuo articolo. Dai, che la voglia di riprendere in mano “Il Silmarillion” mi ritorna! Quando l’avrò fatto, potrei tirar fuori un commento più decente di questo 🙂

    Ne approfitto per farti una domanda, anche se probabilmente vado fuori tema: hai mai pensato di scrivere un articolo incentrato sull’Anello? Ricordo che, quando hai commentato uno dei miei a proposito di Frodo, hai detto che il potere dell’Anello meriterebbe un articolo tutto per sé… Ecco, mi piacerebbe se tu lo scrivessi (sempre se vuoi, ovvio), magari parlando delle varie esperienze che coloro che hanno portato l’Anello hanno avuto, a cominciare da Isildur, il quale tende forse a essere una figura un po’ trascurata da chi legge “Il Signore degli Anelli” o guarda la trilogia cinematografica. Isildur è anche l’unico dei portatori che ha visto il male di Sauron con i suoi occhi, eppure ha insistito per tenersi l’Anello (ovviamente perché ne è stato irretito). A mio avviso, sarebbe interessante analizzare il rapporto tra l’Anello e i vari personaggi che l’hanno portato, perché sono tutti diversi tra loro e tutti l’hanno tenuto per un periodo di tempo differente…

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    1. concordo per quanto detto da L come Lettrice sull’anello e rapporto co i suoi portatori, in particolare Isildur dato la sua appartenenza alla Seconda Era.

      riferendomi all’articolo multo interessante volevo appuntare che: chi dice che Tolkien nn tiene in considerazione o nn da spazio a personaggi femminili nn ha capito un bip di niente dato che Beren compie la sua missione principalmente grazie a Luthien altrimenti sarebbe morto nelle prigioni di Sauron oppure lo volevo vedere solo e spaesato ad Angband, Earendil riesce a giungere in Valinor grazie al silmaril portatogli da Elwing altrimenti vagherebbe senza meta per i mari ignoti nei pressi della succitata Valinor e il colpo finale al Re stregone vero sterminatore di re l’ha inferto Eowyn altrimenti nonostante Merry ha contribuito parecchio sarebbe rimasto in balia del nemico che in breve periodo si sarebbe ripreso e sparso il terrore. E nn dimentichiamo il più potente antagonista tolkieniano ovvero Ungolianth che necessità di più balrog (da quello che ho letto 7 balrog erano rimasti) per essere sconfitta la quale è femmina, ricordateti che esclusa la guerra delle potenze, nessuno sconfiggerà un balrog fino alla caduta di Gondolin, Ancora conviti che i personaggi di Tolkien in particolare i maschi siano superiori alle femmine? Sono state necessarie e forse determinati per le vittorie definitive su Morgoth, Sauron e Re stregone

      Nell'”Ombra della Guerra” ci sono 2 principesse dell’est a diventare Nazgul. quindi nn è il primo caso di Nazgul femmina.

      PS. sono un maschio ma condivido la parità dei sessi

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      1. Credo che molte persone che dicono che Tolkien non dà spazio ai personaggi femminili non abbiano letto “Il Silmarillion”; là ce ne sono davvero un bel po’ (lo posso dire anche se non l’ho ancora finito!). A tal proposito, mi viene in mente anche Melian e la “barriera di protezione” che innalza per proteggere il Doriath…
        Le donne di Tolkien hanno quasi sempre un ruolo. Poi lui aveva alcune idee da conservatore, sul matrimonio per esempio, ma bisogna sempre considerare in quale contesto era cresciuto – e comunque credo che queste idee si riflettessero in parte nelle sue storie, ma non del tutto.

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      2. Infatti per questa ragione ho voluto dare spazio a un Nazgul donna…in fondo la sete di potere è unisex, perciò credo che possano esserne irretiti sia gli uomini che le donne. In secondo luogo, mi piaceva l’idea di un Nazgul donna che fosse l’alter ego di Galadriel. Ricordate quando la regina degli Elfi fece comprendere che se avesse posseduto l’Unico sarebbe diventata bellissima e tutti si sarebbero innamorati di lei? Ecco, Adunaphel ha compiuto questa scelta e, anche se i poteri degli Anelli degli Uomini sono inferiori rispetto a quelli dell’Unico, ella è diventata fonte di dannazione per molti signori e principi, rivelandosi un ottimo alleato di Sauron.

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    2. Sono contento di averti incuriosito:) Mi piace la tua idea su un articolo dedicato ai poteri dell’Unico; effettivamente del rapporto Isildur-Anello si sa molto poco, tuttavia, proprio per questo, risulta estremamente interessante approfondire questo aspetto, così come gli effetti che subiscono Bilbo, Frodo e Sam…senza dimenticare il povero Gollum!

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      1. Sauron è un essere molto diverso da Morgoth, pur ricoprendo il suo stesso ruolo in epoche diverse (prima era per Morgoth, seconda e terza per Sauron). La sua principale differenza rispetto al suo maestro è quella di aver capito che non può mettersi direttamente contro i Valar: per certo versi, si può definire più oggettivo e realistico del suo mentore, anche se continua a ragionare solo con una logica di dominio assoluto. Pensate a cosa sarebbe accaduto se, dopo aver catturato Thrain, non si fosse limitato a prendergli l’ultimo anello dei nani, ma gli avesse sottratto anche la mappa e la chiave di Erebor: Bilbo non sarebbe mai partito verso la Montagna Solitaria e non avrebbe mai trovato l’Anello. Chissà quante cose sarebbero cambiante allora…

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      2. Diciamo che nella Terza Era risulta come una figura più sfuggente, più avvolta dal mistero… e poi non combatte personalmente, quindi alcune persone si concentrano su figure più “presenti”, come ad esempio Saruman. Riprendendo il commento fatto da oscuro signore, ricordo che, durante una sorta di sfida tra antagonisti su Internet, Voldemort di Rowling prese un sacco di voti da parte di vari fan, perché venne giudicato un personaggio ben caratterizzato, mentre Sauron venne giudicato più “piatto” (o una cosa del genere), in quanto “cattivo e basta”. Anche perché immagino che avesse votato pure gente che conosceva solo le versioni cinematografiche di “Harry Potter” e “Il Signore degli Anelli”.
        Credo che, leggendo “Il Silmarillion”, il personaggio di Sauron appaia più completo e si capisca molto meglio (infatti spero di arrivare presto ai capitoli in cui compare, perché finora ho dato solo una sbirciatina!).

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  2. Domenico nn metta il dito nella piaga, fa il solito errore dei malvagi, ovvero la superficialità. Morgoth all’inizio, le lampade e durante l’ottenebramento di Valinor riesce a metterli in difficoltà e anche a neutralizzarli temporaneamente durante il secondo evento. Testuale nel “Silmarillion pure Morgoth se durante la battaglia della fiamma improvvisa avesse aspettato un po’ di più avrebbe annientato i regni elfici. E fin quando l’Anello nn tocca la lava Sauron stava vincendo e di brutto

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    1. Personalmente non parlerei di superficialità (per Sauron, almeno) quanto del limite sotteso nella volontà di perseguire un solo tipo di logica. È lo stesso Gandalf a dirlo durante la riunione con i Capitani dell’Esercito dell’Ovest che Sauron tutto si aspetta dai suoi nemici, tranne che pensino a distruggere il suo Anello.

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    1. Vero, però Sauron finge pentimento ed Eonwe, l’araldo di Manwe, si limita a comunicargli che deve presentarsi a Valinor per ottenere perdono, senza preoccuparsi se il suo pentimento sia sincero e, soprattutto, senza fare nulla per controllarlo.

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      1. Dice pure che Sauron era stato abbastanza convincente e appunto Eonwe nn se ne preoccupò tenendo conto, azzardo io c’era la faccenda dei figli di Feanor

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      2. Sì forse Sauron fu giudicato un personaggio di secondo piano e così se la cavò relativamente a buon prezzo

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  3. L come lettrice ci tengo a sapere le sue considerazioni su Sauron quando arriva a quella parte, già uno spiraglio lo avrà a Beren e Luthien (mio capitolo preferito insieme alla battaglia delle innumerevoli lacrime e all’ottenebramento di Valinor e la fuga dei Noldor)

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