The ninth Nazgul was born in 1970 of the Second Age, in the Olbamar quarries in eastern Khand with the name of Uvathar Achef; he was the son of an exiled prince and his father’s unhappiness soon became his. Uvathar spent the first ten years of his existence in the steppes of Khand, where he learned the arts of hunting and war, the only ones that aroused his interest in him; fierce and proud he became his soul and even before he was sixteen he was stained with the blood of numerous men and knew how to ride like no other Variag. Eighteen years old, he asked for and obtained command of his father’s army, leading him to obtain several victories, which brought him the throne of the upper Khand: not satisfied with this success, the young Uvathar defeated the king of lower Khand, Urig Urpod, unifying for the first time in his history the entire nation of the Variags under one crown. At the age of twenty-five, following the death of his father, Uvathar became the new warlord of Khand, attracting the attention of the Dark Lord, who offered him the last of the Rings of the Power of Men in the year 2006. Uvathar accepted without hesitation, as his people had always been tributaries of Mordor, and many of them revered Sauron as a deity: in the following centuries, Uvathar changed his name to Uvatha according to the black language of Mordor, and conquered vast lands south of Mordor, with the help of the armies of Ren the Mad. In the year 3262, after the capture of his mentor, Uvatha took refuge in Mordor, near Lake Nurn, where he trained numerous armies. After the fall of Numenor, Uvatha participated, like the other eight Nazgul in the siege of Osgiliath, but was unable to take over the city; he then went to the pass of Cirith Ungol where he prevented the Dunedain from leading new forces against Mordor. Too late Uvatha came with his armies to Barad-Dur, for Sauron had fallen and he vanished into the shadows.
Care lettrici, cari lettori, scrivo questo articolo per rispondere a un quesito che mi è stato posto qualche giorno fa da un lettore in merito alla capigliatura bionda di Miriel. Egli trova insolita questa scelta da parte dell’autore, perché, a sua detta, tutti i Numenoreani avevano capelli scuri (principalmente neri) e occhi chiari (solitamente grigi). Ho pensato quindi di scrivere questo articolo per rispondere alla sua legittima domanda e perché credo che le indicazioni che emergeranno in questa disamina saranno utili anche per comprendere alcune scelte che potrebbero (in questo caso il condizionale è d’obbligo) essere portate avanti dalla produzione della serie sviluppata da Amazon sulla Seconda Era della Terra di Mezzo, nella quale non dovrebbero mancare attori e attrici scelti per impersonare i Numenoreani.
Iniziamo da una considerazione: il grande pubblico, fino a questo momento, non ha avuto ancora modo di familiarizzare particolarmente con i Numenoreani: gli unici che si intravedono in qualche scena della «Compagnia dell’Anello» – il primo capitolo cinematografico della trilogia girata da Jackson – sono Elendil e suo figlio Isildur. Entrambi ricorrono allo stereotipo fisico che ho descritto in precedenza: capelli neri e occhi grigi. Anche Aragorn, che dei Numenoreani è il legittimo erede, presenta i medesimi tratti fisici. Non si tratta di un errore della sceneggiatura, tutt’altro: come apparirà evidente nel corso di questa trattazione, anzi, la scelta effettuata è particolarmente apprezzabile.
La scelta di rendere Miriel bionda si deve essenzialmente a due motivazioni, l’una interna al legendarium tolkieniano, l’altra esterna. Cominciamo dalla seconda, che è la più semplice da trattare: come ho spiegato in questo articolo:…e arrivò il Marinaio! Corto Maltese, Aldarion ed Erfea inizialmente il personaggio femminile protagonista dei miei racconti avrebbe dovuto essere Elwen, una mezzelfa la cui capigliatura era nera; per questa ragione, allorché presi la decisione di inserire un secondo personaggio femminile (che, alla lunga, avrebbe finito col soppiantare Elwen, relegandola a un ruolo marginale), decisi che sarebbe stata bionda. Non si tratta di una scelta particolarmente originale, lo ammetto: comprenderete bene, però, che il mio intento, all’epoca, era soprattutto quello di evitare che i due personaggi – Miriel ed Elwen – finissero coll’assomigliarsi troppo fra loro.
La motivazione legata al legendarium tolkieniano, invece, è molto più interessante e complessa: per poterla apprezzare, è necessario però fare qualche rapido cenno etnografico sui Numenoreani.
Essi discesero da tre casate di Uomini (Edain in elfico) che nel corso delle prime battaglie fra Elfi e Morgoth, il Grande Male del Nord, si schierarono dalla parte dei primi, patendo innumerevoli sofferenze. Non entrerò nel dettaglio di queste storie, perché mi porterebbero fuori strada rispetto al mio obiettivo: se vi ho incuriosito, vi suggerisco di leggere gli articoli dedicati al Silmarillion (l’opera di Tolkien nella quale sono narrate queste storie) che il mio amico Federico Aviano sta scrivendo in questi mesi (qui trovate il testo relativo alla comparsa degli Uomini nei racconti di Tolkien: https://imlestar.com/2020/08/08/il-silmarillion-recensione-riassunto-e-spiegazione-parte-9-la-venuta-degli-uomini-e-la-morte-di-fingolfin/)
Le casate erano così caratterizzate: La Casa di Bëor (I casata): essi erano scuri di capelli e dagli occhi grigi. Erano alti quanto gli elfi Noldor (180-195 cm per gli uomini e 170-180 cm per le donne). Furono tra quelli che patirono maggiormente la malizia di Morgoth e dei suoi servi e tra i suoi membri si possono annoverare la maggior parte dei grandi eroi umani della Prima Era. La Casa di Haleth (II casata): questi uomini erano anch’essi scuri di capelli, sebbene di statura più piccola rispetto a quelli delle altre casate e di carattere schivo. La Casa di Hador (III casata): questa, fin dal principio, era stata quella più numerosa. Prendeva il nome dal suo avo, Hador Chiomadoro, a causa della sua capigliatura dorata, e i suoi membri si caratterizzavano per essere feroci in battaglia e particolarmente alti, arrivando a raggiungere i 220 cm. Una parte di questi uomini non lasciò la Terra di Mezzo per migrare verso Numenor e dettero vita a quelle genti che, nel corso degli anni successivi, popolarono gran parte delle contrade nord-occidentali di questo continente: da esse discendono, per esempio, i Rohirrim, vale a dire il popolo guidato da re Theoden e dai suoi nipoti Eomer ed Eowyn.
Quando i superstiti di queste tre casate (pochi, forse meno di 10.000) fecero vela, al principio della Seconda Era, verso i lidi di Numenor, ci si rese conto che avevano subito destini diversi: in particolare, della seconda casata (quella di Haleth) non erano rimasti che pochi sopravvissuti. Diverso fato aveva conosciuto quella di Bëor: la maggior parte dei superstiti di questa casata si stabilirononella regione di Numenor chiamata Andustar (come potete vedere nella mappa che vi allego in basso).
Perché è importante conoscere questa correlazione gegrafica? Perché nella regione di Andustar si concentrarono la maggior parte dei Fedeli, i Numenoreani che non caddero sotto l’influenza di Sauron e dei suoi nazgul. La stessa casata principesca che reggeva le sorti di quella contrada, inoltre, derivava dall’unione della primogenita reale con un principe locale: non c’è da meravigliarsi, dunque, se la maggior parte dei Fedeli, appartenessero dunque alla casata di Bëor e avessero quelle caratteristiche somatiche note al grande pubblico: capelli neri e occhi grigi. Dai principi di Andustar, inoltre, discendono in linea diretta Elendil e i suoi figli Isildur e Anarion e, attraverso molte generazioni, anche Aragorn.
Questo lungo ragionamento, tuttavia, non ci dice ancora nulla sulla capigliatura bionda di Miriel: ebbene, ho pensato che se la maggior parte dei Numenoreani (ad eccezione, come ho scritto in precedenza, di quelli che abitavano nella regione di Andustar) erano discendenti della casata di Hador, è possibile che molti avessero conservato il pigmento chiaro dei capelli: se consideriamo, inoltre, che anche Tar-Silwen, la regina madre di Miriel e moglie di Tar-Palantir, era bionda, allora dobbiamo dedurre che nelle vene della bella principessa numenoreana scorresse sia il sangue della prima casata (dalla quale discendevano i re di Numenor) che della terza, vale a dire quella materna. Questa unione potrebbe spiegarsi anche a livello politico: se è vero che Tar-Palantir cercò di riportare armonia fra i Numenoreani, reduci da una dura guerra civile – come sa chi ha letto il racconto de Il Marinaio e il Messere di Endore – è probabile che egli abbia voluto prendere in moglie una rappresentante del partito avverso al suo…magari non una dei suoi leader più radicali, ma una donna appartenente a una corrente politica che oggi definiremmo «moderata». E questo spiegherebbe anche una certa ostilità provata da Tar-Silwen nei confronti di Erfea, che apparteneva, invece, come sappiamo, a una frangia radicale dei Fedeli Numenoreani (come si intuisce nel racconto de La Rosa e del Ragno).
Per le ragioni che ho presentato in questo articolo, in conclusione, l’eventuale presenza di Numenoreani e Numenoreane biondi (o comunque dotati di capigliature più chiare) nella serie che Amazon sta producendo non dovrebbe meravigliarci più di tanto.
Spero che questo articolo ti sia piaciuto, alla prossima!
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