Miniature & Co. – Il Drago Ando-Anca

Care lettrici, cari lettori,
uno dei miei hobby preferiti è sempre stato quello di dedicarmi alla colorazione delle miniature ispirate al legendarium tolkieniano prodotte dall’azienda irlandese Mithril (https://mithril.ie/). Queste miniature mi sono particolarmente care per due motivi: primo, perché sono state realizzate quando ancora nessuno parlava di riproduzioni cinematografiche del Signore degli Anelli e dell’Hobbit e dunque sono prive di quei stereotipi iconografici che sono derivati dal successo globale delle opere di Peter Jakcson; secondo, perché sono di altissime qualità e rendono possibile – con l’ausilio degli strumenti opportuni – persino a una persona come me, particolarmente inabile in quanto a tecniche pittoriche – la loro colorazione.

Quest’oggi voglio presentarvi la miniatura del Drago Ando-Anca, uno dei tre grandi draghi che presero parte al saccheggio della città di Osgiliath.

Spero vi piaccia, a presto!

«In quel periodo, tre draghi si levavano fra gli altri per possanza e crudeltà e non vi era servo di Morgoth, tra quanti condividevano il domicilio con tali perfide creature, che non ne temesse il gelido soffio e l’astuta parola; tali creature avevano nome Ando-Anca, Bairanax e Angurth ed erano nate dopo gli sconvolgimenti che avevano provocato l’inabissamento del Beleriand, al termine della Prima Era; mai essi avevano mirato le possenti torri di Thangrodim, né scorto, lugubre nella tenebra che la circondava, Barad-Dûr la terribile, eppure alti si levavano in volo e finanche le grandi aquile di Manwë non osavano avvicinarsi a tali contrade, presagendo che un grande male fosse all’opera».

Il Ciclo del Marinaio, p. 292.

Link di approfondimento:

Dizionario dei personaggi de «Il Ciclo del Marinaio»

I Draghi nell’assedio di Gondor

Aldor Roc-Thalion

Lord of the Eothraim, a people of knights ancestor of the Rohirrim, descendant of Imracar Folcwine. He asked the Lords of Gondor asylum for his people, driven from the land where he lived by the armies of the Nazgul Hormurath. He took part in the battle for the defense of Osgiliath, where he was able to slay Bairanax, one of the dragons who rushed to plunder the city. He participated in the following battles against Sauron’s armies and died in the early years of the Third Age. He appears in the following tales: The Sailor and the Witch King; The Sailor and the Great Battle; The Council of Orthanc; The Infamous Oath.

Link utili:
Dizionario dei personaggi de «Il Ciclo del Marinaio»

Un frammento. La stoltezza

Care lettrici, cari lettori,
con Tolkien, l’autore del Signore degli Anelli e di tante altre fantastiche opere ambientate nella Terra di Mezzo, condivido – oltre all’amore per il suo legendarium – una «deprecabile» abitudine: sono solito, cioè, iniziare racconti che poi non termino, perché distratto da altri impegni oppure da altre idee…

Quest’oggi voglio pubblicare sul mio blog uno di questi «frammenti», ispirato a una storia zen intitolata «La stoltezza».

Buona lettura, spero sia di vostro gradimento!

Nel giorno di Mezzaestate un Cundo (1) proveniente dalle scomparse contrade dell’Occidente, dopo aver condiviso con me il frugale pasto serale, mi narrò questa storia:

“Ad un crocicchio nei pressi della grande città di Armenelos, si incontrarono un giorno tre Roquen (2) seguiti dai loro Othari (3); poiché nessuno dei tre Signori voleva lasciar il passo agli altri, essi decisero che avrebbero fatto seguito al cavaliere il cui scudiero avesse compiuto l’azione più stolta: essi avrebbero giudicato i racconti e avrebbero deciso all’unanimità chi si fosse dimostrato più stolto.

Il primo Othar parlò: “Quando ero un ragazzo di quattordici anni, per acchiappare un topo in cucina, urtai una grande anfora ed essa rovinò al suolo, spargendo il suo prezioso contenuto sulla nuda terra”.

Il secondo Othar parlò: “Quando avevo l’età di quindici anni, mi recai a pescare al largo del porto di Andunie; in breve tempo la mia rete fu colma di pesci di ogni dimensioni, tuttavia io non ero soddisfatto: afferrai dunque una grande tartaruga marina che nuotava placidamente accanto a me e tentai di issarla sulla barca. Troppo tardi mi resi conto che il naviglio non avrebbe tollerato di portare seco un peso maggiore a quello che già recava sicché esso si ribaltò ed io a stento mi salvai da morte certa”.

Il terzo Othar parlò: “Quest’oggi ho ascoltato tre Cavalieri discutere su chi fra loro avrebbe dovuto cedere il passo all’altro. Non è questa l’azione più stolta che abbia fatto in vita mia?”

I tre Roqueni arrossirono e voltati i loro destrieri tornarono da dove erano giunti.

Note:
(1) Cundo è un termine elfico che indica il paladino
(2) Roquen: cavaliere in elfico
(3) Othar: scudiero in elfico

Auguri! E sono tre…

Care lettrici, cari lettori,
sono trascorsi tre anni da quando ho scritto il mio primo articolo per questo blog: Da Numenor alla Terra di Mezzo: benvenuti, lettori de «Il Ciclo del Marinaio»! Da allora sono trascorsi 36 mesi ricchi di soddisfazioni che ho ricevuto grazie ai vostri apprezzamenti, alle vostre domande e alla vostre riflessioni. Nell’ultimo anno siete cresciuti sempre di più, sfiorando, in pochi mesi, quasi 600 followers!
Lo scorso anno, come ringraziamento per la vostra assidua frequentazione del mio blog, vi dedicavo una recitazione di una sezione del mio racconto «Il marinaio e il Messere di Endore», che potrete ascoltare o riascoltore qui: …Eccoci al bis! 2 anni di blog. Quest’anno, invece, ho deciso di dedicarvi una piccola animazione di uno dei personaggi più affascinanti dei miei racconti, la bellissima quanto letale Adunaphel l’Incantatrice, disegnata da Livia de Simone: Adunaphel l’incantatrice a colori.
Con la speranza che questo piccolo dono possa essere di vostro gradimento, vi esprimo ancora una volta tutta la mia gratitudine e spero di continuare a interessarvi con le mie storie e le illustrazioni dei miei racconti!

Alla prossima!

Naug-Thalion

Bor, son of Dwarim, and father of Groin, one of the ambassadors and lords of the dwarves of Khazad-Dum, was known to the elves as Naug-Thalion. He became close friends with Erfea, when he saved some members of his people from the attack of a band of Numenorean mercenaries loyal to Pharazon. With his troops he defended the city of Osgiliath from the armies of Sauron, rushing to the call of Erfea. He died in the Battle before the Black Gate, killed by the Nazgul Dwar. He appears in the following stories: The Sailor and the Princess (although his name is not yet specified); The Sailor and the citadel of Dwarf; The Sailor and the Witch King; The Sailor and the Great Battle; The Infamous Oath.

Link in italiano:
Dizionario dei personaggi de «Il Ciclo del Marinaio»

Space-Dye Vest

Dear readers, I dedicate this poignant song by Dream Theater to you which seems to be inspired by the sad love story between Erfea and Miriel. In particular, these melancholy words that I transcribe are suitable for describing their unhappy story.


“But he’s the sort who can’t know
anyone intimately, least of all a
woman. He doesn’t know what a woman
is. He wants you for a possession,
something to look at like a painting or an ivory box.
Something to own and to display. He doesn’t want you to be real,
or to think or to live. He doesn’t love you, but I love you.
I want you to have your own thoughts and ideas and
feelings, even when
I hold you in my arms. It’s our last chance… It’s our
last chance…”

Link utili:
L’Infame Giuramento_IX Parte e ultima (Il trionfo di Pharazon)
Dizionario dei personaggi de «Il Ciclo del Marinaio»

Il Lai della perdita – II parte

Care lettrici, cari lettori,
eccovi la seconda (ed ultima parte) del «Lai della perdita», dedicato al primo incontro fra Erfea ed Elwen. Potrete leggere la stessa vicenda in prosa qui: I dubbi di una scelta difficile: Elwen, Morwin ed Erfea. Troverete la prima parte del Lai qui: Il lai della perdita – I parte
Spero possa piacervi, buona lettura!

Di dolci sembianze
una fanciulla aveva innanze
grigi occhi e capigliatura bella
della stirpe elfica la più snella
Elwen era il suo nome santo
l’origine di tutto questo canto

Pareva diamante tra le stelle
quando fra le damigelle
rideva e sovente parlava
e la sua gentil voce intonava
un preziosissimo canto d’amore
che a lui dedicato sarebbe stato onore

«Elwen» il giovane sussurò
ed ella sorpresa lo guardò
il suo viso ne gioì
che più bello di quello mai più fiorì
ché Elwen la mezzelfa nome aveva
nella Terra di Mezzo ancora viveva.

Ella infine si avvicinò
e con voce sicura gli parlò:
«Elfo sembrate, ma un Dunadan sarete
ché nel profondo del cuore una luce avete
siete forse Erfea il valoroso
colui che non teme nemico periglioso?»

«Invero signora mia
non so se siate una fantasia
troppo bella mi sembrate
ché perfino Luthien oscurate
Elwen del bianco vento vi chiamerò
e a voi il mio cuore donerò».

Senza sosta danzarono e parlarono
e spesso le mani sfiorarono
ad Erfea sua sposa pareva
anche se una ciocca muoveva
eppure, nel cuore del lieto festino
il funesto filo aveva già tagliato il destino.

Ché nuvole nere apparirono
quando le speranze morirono
ché Sire Morwin, degli elfi il capitano
aveva già in mente il suo piano
Elwen tosto conquistare
ed Erfea poi allontanare.

Con subdole parole l’ingannatore
sedusse la mezzelfa per rancore
egli odiava tutta la stirpe dei mortali
ritenendoli responsabili di tutti i mali.
A nulla valse l’amore dell’Errante
ché Elwen lo abbandonò seduta stante.

Erfea era davvero incollerito
ma la sua furia nulla avrebbe impedito
ché già i due si amavano
e all’ombra di un lume mormoravano
fra i due imperava la passione
non potè impedire la loro unione.

Così la via scelse dell’esilio
e solo proseguì il suo cammino
l’amore vero nel cuore
e nella mente profondo dolore
quando su di lei lo sguardo posò
e poi tosto lo allontanò.

Vecchie sono ora le stelle
e fra di loro nemmeno più sorelle
triste e grigio ora il mondo
non gira più giocondo
feste e canti terminati
forse per sempre esiliati.

Ma Erfea è duro a morire
solo lui contro il male può agire
il suo volto triste e scuro
ma il suo cuore non ancora duro
ché di Elwen la splendente
mai porterà seco un ricordo evanescente.

Fine

Link utili:

Dizionario dei personaggi de «Il Ciclo del Marinaio»

Elwen la Mezzelfa

Erfea, o degli eroici imperfetti