Ringrazio Eowyn per avermi invitato a rispondere a queste stimolanti domande. Purtroppo non sono in grado di invitare nessun altro a partecipare (i miei contatti coincidono con i tuoi), ma se i miei lettori dovessero crescere numericamente, ne terrò conto;)
1 Il Libro che hai sempre a portata di mano:
Domanda difficile…e più difficile ancora è la risposta! Leggo molti libri e di diverso genere. Escludendo quelli che consulto per ragioni professionali, direi «Racconti incompiuti» di J.R.R. Tolkien.
2 La citazione preferita
Dipende dal mio stato d’animo. Dovendo limitarmi ad una sola, mi piace ricordare questo breve componimento zen: «Per camminare sul filo tagliente di una spada/Per correre su un levigato lastrone di ghiaccio/Non c’è bisogno di seguire nessuna impronta/Cammina sui dirupi a mani nude». Mumon, La porta senza porta, Adelphi, Milano, p. 57, 2006.
3 Film o tv?
Attualmente trovo la TV molto noiosa e piena di pubblicità inutili, se non dannose. Preferisco andare al cinema, dove posso apprezzare generi diversi che spaziano dal fantasy alla fantascienza, dallo storico al drammatico, senza trascurare le commedie brillanti.
4 Ebook o cartaceo?
Gli ebook possono essere utili per lavoro (sono meno costosi dei cartacei e possono essere letti sul tablet in qualunque momento e luogo), però preferisco i libri cartacei. Adoro l’odore della carta!
5 Il primo libro che hai letto da solo
Non ne sono sicuro, ma credo sia stato un libro sui dinosauri. Da bambino ero un grande appassionato della Preistoria.
6 Traduzione o lingua originale?
Per lavoro mi capita spesso di leggere articoli e monografie in lingua originale (prevalentemente in inglese), tuttavia, se voglio rilassarmi, preferisco i testi scritti in italiano.
7 Un libro o un autore che ti ha deluso
Sicuramente Terry Brooks. Molti anni fa mi consigliarono di leggere «La Spada di Shannara», ma la trovai banale e poco originale (notavo al suo interno un forte influsso delle opere di Tolkien).
8 Hai mai scritto un fanfiction?
Premesso che trovo il termine fanfiction vago e indistinto, perché racchiude al suo interno una gamma vasta di scritti…sì, ho scritto una fanfiction ambientata nella Terra di Mezzo di Tolkien.
9 Il fandom preferito (o quello nel quale partecipi il più attivamente)
Beh, in questo caso la risposta è facile: l’universo della Terra di Mezzo
10 L’autore di cui hai sentito parlare e ti incuriosisce, ma è ancora da scoprire
Tanti amici mi hanno parlato della Rowling e della saga di Harry Potter, tuttavia, pur avendo visto e apprezzato la saga cinematografica, non ho mai avuto occasione di leggere un suo libro.
Grazie delle tue risposte, Domenico! Molto interessanti. Quindi, non ci sono delle serie televisive che ti appassionano? Negli ultimi anni vedo una tendenza nuova: secondo me, è più facile trovare una storia originale e coinvolgente in tv che sul grande schermo (dove ultimamente niente mi ha catturato l’occhio). Ma per quanto riguarda la pubblicità, sono a cento percento d’accordo con te.
La saga di Rowling te la consiglio. Prima di tutto, è molto meglio dei film. Secondo, bisogna leggerla in inglese – ha uno stile bellissimo che nella traduzione un po’ si perde, secondo me.
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Ok avevo frainteso la domanda sulla tv (non avevo pensato alle serie). In effetti le serie sono ormai ben costruite e in grado di rivaleggiare con i grandi kolossal televisivi. Ultimamente ho molto apprezzato “black mirror” anche se è un po’ inquietante
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Non mi hai frainteso – sono stata io troppo sintetica, senza rendersi conto che la domanda può essere interpretata diversamente 🙂
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Se posso dire la mia: Le consiglio come serie Penny Dreadfull per l’oscurità che trasmette ma il finale è troppo aperto.
Come lettura Le Cronache del ghiaccio e del fuoco, Jurassic Park e Moby Dick e volevo dirle che no è la prima persona a rimanere delusa da Terry Brooks, onestamente ho trovato solo 2 persone a parlarne bene.
Colgo l’occasione per rendervi partecipi del mio astio (ora mitigato contro il maghetto) e più o meno sono nella tua stessa situazione nn mi attira, ma ecco i miei punti se nn siete d’accordo scagliatevi pure:
1)nn mi piace la magia come è concepita senza effetti negativi tipo perdita dell’anima o invecchiamento precoce e che la usano anche per le cose più semplici invece di usarla solo se estremamente necessario
2)usano sempre le stesse magie invece di invocare qualche demonio oppure creare illusioni, lo so che ci sono ma sono rare rispetto ad avada kevadra e expelli armus (L’ho scritto male vero?) e Harry vs Voldemort è sempre uno scontro tra raggi, a questo punto guardo all’infinito Gohan Vs Cell la parte finale (chi ha letto i libri è liberissimo di smentirmi)
3) nn usare oscuro signore come titolo per Voldemort, che regno ha? Il vero oscuro signore è un altro, tollero di più mago oppure stregone oscuro nei suoi confronti
4) nn mi piace per niente anzi qui si genera odio dentro di me il fatto che il serpente deve fare sempre l’antagonista, sono animali che semplicemente meritano l’esistenza e l’essere lasciati in pace (sono un amante della natura e di tutti gli animali specialmente quelli disprezzati come il qui menzionato) e se possono nn mordere nn lo fanno, questo mi manda in bestia. SE tra gli antagonisti principali (alla Saruman per intenderci) un collaboratore di pari potenza oppure un altro forse appartenuto a un’altra casata avrei tollerato di più il tutto. Poi io e qua i fan i si scaglieranno contro, considero Harry Potter una sorta di ispirazione derivante da Tolkien almeno l’80% e sono disposto a scendere al 70% ma nn di più e nn mi importa cosa ha detto l’autrice al riguardo. Già il Trono di spade per me è più originale nonostante alcuni rimandi.
Le cose che mi piacciono sono Piton e la storiella dell’amore materno che nn esiste magia più potente, questo è ok.
Del resto anche Beren e Luthien grazie al loro amore riescono dove eserciti hanno fallito e il far sorgere la pietà in Mandos. E la Rowling aiuta animali abbandonati e orfani quindi tanto di cappello e ha fatto leggere i bambini, la perdono e rispetto per questo.
Adesso accanitevi pure e insultatemi, sono qui
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Vorrei parlare in difesa del povero Harry. Ovviamente, è una questione di gusti e tutti hanno il diritto legittimo di non essere appassionati della saga di Rowling.
1) la magia nella Potterverse è percepita come una capacità innata, come la vista o udito. E mi piace questa idea. Questa concezione spiega appunto perché la magia si usa anche per le cose più semplici. Dall’altra parte, i maghi non conoscono la tecnologia. Anzi, la tecnologia non funziona nei luoghi magici. Hogwarts Express può avere le sembianze di un treno, ma non funziona con il carbone o l’elettricità. Inoltre, questo concerto spiega perché non tutti possono fare magia e non basta imparare qualche trucchetto per diventare uno stregone. Dall’altra parte non è vero che non ha effetti negativi: l’avada kedavra spezza l’anima, cari signori. È l’unico modo di renderla di nuovo unita è pentirsi. Ma il costo è la vita. Se questo non è un effetto negativo…
2) la natura di magia è questa, è strano aspettare l’invocazione dei demoni (anche se Voldemort mi sa che potrebbe dire qualcosa a proposito) o la creazione delle illusioni dove non servono e dove non sono previste, non sono intrinseche. Questo concetto di magia che ha ideato Rowling può piacere o meno, ma all’interno del suo mondo secondario dobbiamo accettare che funziona così. E che significa “sempre le stesse magie”? Molte cose non possiamo vedere. Ricordiamo che il libro è scritto dal punto di vista di Harry, che è uno studente e la sua conoscenza di magia avanzata è limitata. Inoltre, perché non usare dei semplici incantesimi se sono efficaci? Harry contro Voldemort non è sempre uno scontro tra raggi. Nel primo libro – non c’e (e Voldemort è ben presente e vuole uccidere Harry), nel secondo – nemmeno. Nel quinto – neanche. Quante volte lo vediamo? Solo tre: al cimitero dopo che Voldemort riprende un corpo fisico, durante la fuga dalla casa dei Dursley all’inizio del settimo libro e lo scontro finale. Tre volte non sono nemmeno tante e sono completamente coerenti con il modo in cui funzionano le bacchette.
3) “signore” non vuol dire “re”. Perché deve aver bisogno di un regno? (Ma avere il controllo di tutto il paese e il potere assoluto come un re è comunque l’ambizione di Voldemort)
4) l’uso del serpente come animale malvagio evoca delle allusioni tradizionali di stampo fortemente cristiano. Inoltre, vorrei ricordare che a) Nagini è un serpente velenoso b) conserva una particella dell’anima di Voldemort. Non è il serpente che uccide, insomma, ma Voldemort stesso. Capisco che può dare fastidio questo uso di un animale. A me da fastidio che Tolkien non amava i gatti e li presentava come animali malvagi. Continuo ad apprezzare i libri di Tolkien, anche se sono una gattara D.O.C.
Rowling stessa non ha mai negato l’ispirazione presa da Tolkien. Il 90% dei libri fantasy devono al professore oxoniense, se non tutti e 100. Basta pensare agli omaggi nella forma dei nomi come Longbottom o Wormtail, o all’idea dei dissenatori, ecc. Ma c’è una fonte di ispirazione più vecchia, la quale, tra l’altro, ispirava Tolkien stesso: il cristianesimo. Di nuovo, capisco che può dare fastidio a chi non è credente e può non piacere o sembrare poco originale. Ma è sempre la questione di gusti.
Non vedo alcun motivo per “scagliarsi” contro chi non condivide i gusti, né insultare qualcuno. Lo vedo solo come una possibilità di una discussione interessante. Spero di aver contribuito in modo costruttivo 🙂
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Lei è credente? Deduco dal nome Eowyn che lei è una donna, mi corregga se sbaglio. Lo sono anch’io un credente ma aggiungo elementi derivanti dal greco, dal norreno, dall’induismo e dallo gnosticismo in una sorta di sincretismo e mi definisco spirituale. Ho visto un cobra reale (serpente velenoso più grande del mondo) quando un uomo gli si è parato davanti fissarlo costantemente e piano piano senza nessuna azione dell’uomo il serpente si stava ritirando e i crotali ti avvisano della loro presenza, è la persona a sgarrare e loro nn ci tengono a sprecare la loro arma e sanno che la cosa può ritorcersi contro di loro, avvisano quando uno li minaccia ( tranne qualcuno tipo le vipere che si nascondono, ma un cattivo nelle famiglie di animali c’è sempre tipo lo squalo leuca che è il vero attaccante all’uomo nel mondo degli squali e gli attacchi sono per errore, poco rilevante l’ultimo punto) anche Gesù dice di essere astuti come serpenti., amo anche i ragni e sono un gattaro pure io, nn vivo senza gatti e so di Telvido che è all’origine di Sauron che tra l’altro è uno dei miei personaggi preferiti battuto da Barbalbero e Luthien, ma Sauron gatto nn ci diventa mai e Tolkien nn crea nessun tipo di astio verso tale specie, dice che nn gli ama per il fatto che giocano con le prede (altro animale che lo fa: l’orca e l’uomo uccide per divertimento insieme a qualche specie di uccello).
Ho anche premesso il mio astio è mitigato, se ci fossimo incrociati anni fa probabilmente sarei stato più violento.
Voldemort mi sembra tutto ma nn un oscuro signore, un mago oscuro sì
Io nei film ho visto le stesse magie, mi dispiace (nn usi il libro che tanto nn mi attira a livello di Lo Hobbit e Racconti Ritrovati, guardi un po’ dove c’è Telvido)
Le fonti di Tolkien sono anche il norreno e il finnico e lui ha scritto tutto per dare un mondo alla sua lingua inventata e creare una mitologia per l’Inghilterra, e grazie a Lewis è stato pubblicato altrimenti lo scriveva per se stesso
Stia tranquillo/a ho scritto tutto nella maniera più cordiale possibile senza astio, a me piacciono confronti e discussioni con paragoni, attendo le sue repliche su quanto detto e mi piacerebbe fare altri confronti se il signor Domenico me ne da modo
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Grazie della tua risposta. Mi fa piacere fare confronto e discutere con te.
Capisco quello che scrivi dei serpenti. Ok, il fatto che Nagini è un serpente velenoso è irrilevante (chiedo scusa, le mie conoscenze del mondo dei rettili è limitato). L’altro punto rimane: è Voldemort che agisce attraverso Nagini. Si, Rowling poteva scegliere qualsiasi animale, ma ha scelto questo. Ovviamente, non conosco i suoi motivi, ma posso solo presumere: che evoca forti associazioni con il padre delle bugie e il peccato originale. Il serpente è anche un simbolo di saggezza e di astuzia (forse più quello che in inglese si chiama “cunning”) – e Slytherin era un uomo intelligente. Infine la capacità innata di capire serpenti e parlare con loro nella loro lingua ha arricchito molto il trama, imho. Non cerco di difendere la scelta della scrittrice, ma solo spiegare perché poteva decidere di usare proprio un serpente.
Voldemort non è un oscuro signore, è verissimo. Ma non importa. È come vuole essere visto e come lo vedono gli altri. Il termine sottolinea sia la sua ambizione che la posizione sottomessa dei suoi seguaci. Ed è ovviamente un altro omaggio a Tolkien.
So bene che le fonti di ispirazione di Tolkien non si limitavano alla sua fede. Ho scelto solo questo aspetto perché mi sembrava il più rilevante. Dalla sua parte, anche Rowling si ispira molto alle tradizioni e folklore inglese (basta pensare solo all’immagine stereotipa di una strega con il cappello appuntito sopra la scopa). Come una vera postmodernista lei spesso capovolge questi nostri stereotipi (“avete sempre pensato che sia così e invece no!”).
Infine, chiedo scusa che faccio il riferimento più ai libri che ai film: li considero più interessanti della versione cinematografica, più ricchi ed intelligenti. E poi, i film sono un prodotto secondario. E come parlare di Tolkien facendo il riferimento solo alle trilogie di Peter Jackson.
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PS: Penso che possiamo dare del tu, nello spirito delle antiche tradizioni del web 🙂
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Nessun insulto, i gusti son gusti, l’importante è rispettare sempre le opinioni altrui, soprattutto quando sono ben motivate. Jurassick park mi è piaciuto tantissimo mentre moby dick l’ho trovato un po’ lento in alcuni passaggi anche se la trama resta senza dubbio molto ben congegnata.
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Eowyn mi piace dare del lei dato che nn è da tutti ma se la mette a disagio vado col tu. Se devo dare una forma al male farei una cosa alla reale forma di It che è incomprensibile per chi lo vede, la reale forma di Sauron e Morgoth nn si conosce cambiano in continuazione e nel Paradiso Perduto di Milton dice che il demonio scelse il serpente per la forma che aveva e le sue caratteristiche e il primo astio tra uomo e serpente risale a Gilgamesh che divorò la pianta della giovinezza, nella scienza invece il disprezzo deriva dal loro volto inespressivo e freddo senza contare che per loro fu un vantaggio evolutivo, per me è ingiusto l’odio verso il serpente solo perché l’evoluzione lo ha selezionato così, come nn sopporto gli uomini che considerano inferiori alle donne solo perché hanno quelle caratteristiche fisiche e chi considera i gatti neri demoniaci solo perché una combinazione genetica ha reso il gatto nero (penso che per quest’ultimo punto siamo molto d’accordo). Solo che nei film il serpente come simbolo come saggezza nn mi sovviene, mi dispiace. Per curiosità qual è il suo film di Harry Potter preferito il mio è i doni della morte e se la posso rassicurare solo io e uno dei miei migliori amici siamo un po’ scettici nei confronti del maghetto quindi nn c”era bisogno di difenderlo poi l’astio di questo amico mio e di gran lunga superiore al mio stia tranquillo/a e forse a me nn piace tanto per il fatto di aver vissuto male la scuola e per il serpente e preferisco duelli corpo a corpo. Poi se nn mi sconfinfera mi piace mettere in discussione i miti della gente ma solo per discuterne col massimo della civiltà e rispetto
Domenico mi piacerebbe che un giorno lei parlasse dei personaggi grigi di Tolkien che la gente nn considera tanto come tali pensa solo al bene male ma nn è così, e la partirei con un confronto Tolkien Martin e spero di nn averla fatta pensare del fatto che abbia insultato i gusti altrui, nn è così. Io a moby dick (dopo Silmarillion e Signore degli anelli c’è lui nel mio cuore) nei momenti di riflessione di Melville ho riso tanto In senso buono perché ha uno spirito umoristico enorme e mi ha divertito tanto e mi ha ricordato lo scontro natura vs tecnologia tra ent e Saruman, poi si potrebbe fare un discorso sul concetto di bianchezza in Tolkien e Melville.
Domenico, Cronache del ghiaccio e del fuoco lo legge?
Nelle frasi io vorrei aggiungere il discorso di Gandalf a Frodo sul tempo concesso e quella di Theoden (ho pianto alla sua morte) quando dice che il male si distrugge da solo dopo che Pipino ha guardato nel Palantir,
Fanfiction ovviamente l’Ombra di Mordor e Ombra della guerra guindi terra di mezzo ma se posso anche delle fanfiction di “Dragon Ball” niente male
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Gilgamesh? Non me lo ricordavo, ma è un fatto interessante.
Lei scrive: “Solo che nei film il serpente come simbolo come saggezza nn mi sovviene, mi dispiace.” Forse non mi sono spiegata bene. Il serpente per la prima volta nel romanzo lo incontriamo come il simbolo della casa di Slytherin (Serpeverde in italiano) e del suo fondatore Salazar. Era scelto perché Salazar sapeva parlare con i serpenti, è vero (una capacità innata e molto rara trai maghi). Però. Gli studenti della casa sono conosciuti per la loro ambizione, intelligenza, astuzia – sono tutte le caratteristiche positive quando applicate al modo giusto. Come il veleno del serpente nella dose gusta diventa una medicina (a proposito della scienza e serpenti). E come ho detto prima, il serpente è un animale che si associa spesso con l’intelligenza e astuzia. Quindi, anche se non sapere nulla di Salazar Slytherin, il serpente come simbolo della sua casa è ben scelto.
I miei film preferiti sono il primo (come il più fedele al libro) è il terzo (per il suo stile particolare che spicca fuori dagli altri film della saga). I doni della morte ho trovato molto… spezzato. Si frantuma nelle scene scollegate. Alcune di queste scene mi piacciono molto (come la fiaba o il ballo di Harry e Hermione dopo la partenza di Ron), altre di meno.
Per il resto, posso solo ripetere le parole di Domenico: “i gusti sono gusti”. Quindi, tutto ok.
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Ha dimenticato saggezza ma in modo giusto come detto da lei si può arrivare a quest’ultima quindi ok, ribadisco sarei stato meno astioso se tra gli antagonisti principali ci fosse stato almeno un membro di un’altra casata.
Preferisce qualcuno tra Tolkien e Rowling o Signore degli Anelli ed Harry Potter (capisco che il maghetto è più facile) o nella sua opinione sono a pari merito?
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Se devo scegliere tra Tolkien e Rowling scelgo indubbiamente il primo, ma la saga di Rowling non è priva dei meriti. Anzi. Per il resto, invito a leggere un mio post di circa un anno fa: https://eowynscudieradirohan.wordpress.com/2017/07/01/in-difesa-di-harry-potter/
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Con piacere visiterò il blog
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Ci sono diversi spunti interessanti spero domani sera di poter dare una risposta esaustiva
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Riprendo con più calma il discorso. Credo anche io, come ha affermato Eowyn, che le critiche e gli apprezzamenti vadano rivolti alle opere originali e non alle rivistazioni cinematografiche, altrimenti, secondo questo ragionamento, rischieremmo di commentare il Signore degli Anelli sulla base della versione fatta da Jackson & Co. D’altra parte, sono convinto che le proiezioni cinematografiche possano indurre o meno lo spettatore a leggere le opere dalle quali sono tratte: diversi amici, pur apprezzando la trilogia di Jackson, per esempio, non hanno mai voluto leggere le opere di Tolkien. L’ispirazione che ci spinge a leggere un’opera, in fondo, si basa spesso su un’intuizione, una sensazione, magari un ricordo, ed è bello anche così.
Tornando alla questione originaria, il motivo cioè per cui non ho (ancora) letto nulla di Harry Potter, credo che la causa principale risieda nella difficoltà di distaccarmi da “Il Mago” di Ursula Le Guin, che racconta le vicende di un giovane stregone ambientate in una scuola di magia. Riconosco, tuttavia, che al di là degli «omaggi» a Tolkien (dissenatori per esempio), la Rowling sia riuscita a creare una magia contemporanea, molto diversa da quella classica di Tolkien e della stessa Le Guin. L’idea del Ministero della Magia è geniale, onestamente. La sua magia è molto più simile a quella di una disciplina scolastica (non a caso si insegna all’interno di un college), secondo il classico principio di apprendimento «dal facile al difficile». È una magia forse più neutra di quella dei classici, che può essere usata diversamente in base all’uso che se ne vuol fare: d’altra parte, provate a immaginare di usare le conoscenze della chimica per realizzare un’aspirina, oppure, al contrario, per creare il gas nervino. Ci sono anche incantesimi di natura malvagia (come quelli usati per torturare i genitori di Paciok se non vado errato), tuttavia la Scuola di Hogwarts non forma stregoni malvagi, così come la scuola contemporanea non ha lo scopo di creare criminali, anche se molti responsabili del crollo dell’economia americana del 2007 sono usciti dalle migliori università di quel paese. Questo perché non è la magia (o il sapere) in sé ad essere buona/o o malvagia/o, quanto l’uso che se ne fa.
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Io ho letto prima “il Silmarillion” quando un mio conoscente me ne parlò e nella mia inesperienza e ingenuità di allora chiesi se sarebbe mai potuto fare un film, ha detta sua mi disse che era impossibile e se fosse venuto fuori probabilmente avrebbe vinto molti Oscar, mi attirò il nome di Morgoth menzionato solo una volta nel film e ovviamente il ruolo di Sauron dato che lo volevo vedere in azione, si può dire che il mio primo libro sia proprio “il Silmarillion” e dopo lessi “Il Signore degli Anelli” che all’età di 16 anni deluse (ora a 28 mi pento) perché mi aspettavo le stesse mazzate del film.
Poi all’inizio (12 anni) odia “il Signore degli Anelli” perché tolsero una commedia per mettere esso, poi nel 2004 quando lo trasmisero in Tv e vidi Sauron (era un’epoca che stravedevo per i malvagi e l’aura di potenza trasmessa) allora ritirai tutto il male detto e da allora è la mia opera preferita e quando vidi “Il ritorno del Re” quella mania si moltiplicò. a 14anni mi deluse nn vedere uno scontro tra Aragorn e Sauron, ma sapute le motivazioni capii il perché (poi se ci fosse stato tale scontro chi se ne importava di Frodo e Gollum. PS. quest’ultima frase la intenda e immagini come se io nn avessi letto il libro e sò che Jackson pensava di metterlo e ci sono i disegni li ho visti, ma poi pensando al libro e alla motivazione sopracitata la taglio ma al posto del Troll chi nn avrebbe voluto vedere Sauron). Da una lettera di Tolkien si potrebbe dire che ho letto la sua opera principale come voleva lui: prima “Silmarillion” e poi “Signore degli Anelli”.
Col “Signore degli Anelli” quello che li scoraggia è la lunghezza e complessità in cui è scritto, poi alcuni capitoli sono davvero pesanti (la festa e i preparativi del viaggio, tranne l’ombra del passato per me sono stati molto pesanti anche quando l’ho riletto l’anno scorso, invece l’assedio di Gondor che è uno dei più lunghi l’ho divorato così come il consiglio di Elrond) io consiglio sempre di cominciare dal “Silmarillion” tanto i nomi da ricordare più importanti sono quelli e poi c’è a fine libro un riassuntino di chi e cosa sono e gli eventi sono più variabili e se tra voi ci sono fan di Martin, io vi dico che a livello di morti “Il Silmarillion” è peggio: un nome Feanor.
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Cominciare dal Silmarillion, in effetti, sarebbe più semplice per comprendere il Signore degli Anelli…poi, naturalmente, molto dipende da altri fattori (come l’età di chi legge, disponibilità economica, gusti personali ecc.) Per rispondere alle domande che mi hai posto nei precedenti commenti: non ho mai letto i romanzi di Martin e non ho visto le puntate della serie di Games of Thrones, per cui non saprei fare un confronto con Tolkien e le sue opere. Ho trovato molto interessante il tuo suggerimento sui personaggi “grigi” in Tolkien, mi piacerebbe ampliare il discorso in un articolo, magari dopo aver terminato quelli sui poteri dell’Unico Anello che ho iniziato oggi.
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Credo proprio che il mio quesito l’avrei dovuto fare in sede del nuovo articolo sull’Anello
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